Isolamento, didattica a distanza, eliminazione delle attività ‘non necessarie’ hanno esasperato un aspetto della vita degli adolescenti già sotto la lente: l’abuso di tecnologia. Se prima della pandemia, infatti, i genitori erano preoccupati per il tempo che i giovani trascorrevano davanti a uno schermo, adesso la situazione è stata esasperata perché l’uso di smartphone, pc e tablet è fondamentale per la scuola e non solo. “La famiglia ha perso un po’ di forza nell’opporsi alluso degli apparecchi tecnologici, proprio perché si sono rivelati importantissimi per portare avanti studio e lavoro – commenta Roberto Calvani -. Abbiamo osservato un aumento di casi di adolescenti e preadolescenti che manifestavano una vera e propria dipendenza. Molte famiglie si sono rivolte a noi e al dipartimento specifico per avere risposte, perché non sono rari gli episodi nei quali i ragazzi hanno agito spropositatamente al divieto di usare il cellulare, fino al punto di farsi del male”.
Se lo smartphone diventa una droga
Isolamento, didattica a distanza, eliminazione delle attività ‘non necessarie’ hanno esasperato un aspetto della vita degli adolescenti già sotto la lente
