A Trieste questa mattina si sono tenuti, in forma strettamente privata, i funerali di Liliana Resinovich. Una cerimonia ristretta, poco meno di 30 persone, nel cimitero di Sant’Anna. Il corpo senza vita della 63enne, scomparsa da casa il 14 dicembre, era stato ritrovato il 5 gennaio, nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni.
Nel frattempo, la Procura della Repubblica e la Squadra Mobile stanno lavorando nel silenzio del segreto istruttorio, senza escludere alcuna ipotesi, compresa quella del suicidio.
Al termine di una breve funzione religiosa, ha preso la parola proprio la cugina di Liliana, che rivolgendosi a Dio, ha chiesto che "aiuti le persone competenti che stanno lavorando, a raggiungere la verità".
“Mi resterà sempre dentro, sono uscito per comprare i fiori, i nostri fiori, come il bouquet da sposa". Sono le parole che Sebastiano Visintin, il marito di Liliana, ha detto alla folla di giornalisti all'esterno del cimitero. "Non auguro a nessuno di andare al funerale della persona amata da principale sospettato", ha poi chiosato.