Ricorre oggi il 27mo anniversario dalla morte di Marco Luchetta, Alessandro Saša Ota e Dario D’Angelo, inviati della Rai del Friuli Venezia Giulia in Bosnia per realizzare un servizio sui bambini della ex Jugoslavia.
"Dicono sempre che in certi casi il tempo, con il suo scorrere inarrestabile, è l’unica medicina. Ma per le famiglie dei colleghi caduti a Mostar il 28 gennaio 1994 probabilmente non c’è medicina, il ricordo fa ancora terribilmente male”. Così Carlo Muscatello, presidente Assostampa Fvg, ricorda i tre inviati.
“Un dolore che dopo ventisette anni non si placa innanzitutto per le mogli, le figlie e i figli” e “ancora presente anche per gli amici, i colleghi, la Rai, la città di Trieste, il sindacato dei giornalisti” sottolinea Muscatello.
Per questo motivo l’Assostampa Fvg, assieme alla Fnsi, all’Usigrai, all’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia, onora anche oggi il ricordo dei colleghi caduti a Mostar quel giorno di gennaio.
Da allora la Fondazione ha ospitato tantissimi bambini e i loro familiari provenienti dall’Africa, dall’Asia, dal Sud America, dall’Europa orientale e dalla penisola balcanica. Paesi nei quali era impossibile garantire le cure adeguate per quei bimbi, che a Trieste hanno trovato assistenza e cure.
“Pace, solidarietà, speranza. Valori universali da riaffermare con forza – conclude il presidente Assostampa Fvg - anche in questi tempi tenuti in ostaggio dal virus che ci è dato vivere”.
Trascorsi 27 anni, 28/01/1994 giorno in cui l'amico MARCO LUCCHETTA con SAŠA OTA e DARIO D’ANGELO inviati #Rai Trieste morivano a #Mostar
Un pensiero ai caduti di #trieste per informazione in zone di guerra come MIRAN HROVATIN e ALMERIGO GRILZ, per me un fratello maggiore ❤️ pic.twitter.com/bqyrtRU7xV
— 🇮🇹 Fabio Scoccimarro (@F_Scoccimarro) January 28, 2021